Ritardo pagamenti dalla PA: titoli di stato alle Pmi?

di Alessandro Vinciarelli

Pubblicato 5 Dicembre 2011
Aggiornato 6 Dicembre 2011 11:09

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I titoli di stato potrebbero essere utilizzati per rimediare al ritardo nei pagamenti dalla PA alle aziende, l’idea nasce dal tavolo del ministero dello Sviluppo economico: in tutto circa 70-80 miliardi.

I titoli di stato potrebbero essere consegnati alle imprese per coprire i debiti accumulati nel tempo dalla pubblica amministrazione: invece dei soldi, le Pmi potrebbero quindi ricevere Bot, Cct e Btp, per un valore totale di circa 70-80 miliardi.

Pagare le imprese con  titoli di stato rappresenta una prima ipotesi, nata sul tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico di Corrado Passera insieme ad imprese e banche, e si tratterebbe di una misura atta ad anticipare la direttiva Ue sui ritardati pagamenti degli enti pubblici, come già manifestato al vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani.

Immediate le repliche delle aziende, che analizzano luci ed ombre di questa eventuale misura, soprattutto in questo periodo di crisi economica.

Favorevoli

Confindustria, per voce del suo presidente Emma Marcegaglia, condivide la proposta insieme a Confcommercio e Rete Imprese. Quest’ultima giudica l’idea «interessante e innovativa, sottolinea gli sforzi tesi a supportare le imprese e superare la stretta del credito».

Favorevoli Confcommercio e Rete Imprese Italia: per Ivan Malavasi che giudica la proposta «interessante e innovativa».

Contrari

Critica, al contrario, la posizione del presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, che chiede di capire qual’è il costo reale per i lavoratori. «Se lo immagina – dice – un idraulico che si vede pagare in Bot dalla Asl debitrice? Con i margini di guadagno risicati del 3-5% nelle gare per i service agli enti pubblici, se il costo supera il guadagno, allora io lavoro gratis. E gli oneri a chi si pagano, alle banche?».

Più cauto Giuliano Poletti, presidente Legacoop: «la proposta mi sta bene se con i Bot e Cct che mi danno posso pagare i debiti che ho con Equitalia e con la previdenza. Diversamente, mi parrebbe strano se il governo volesse pagare le imprese con pezzi di carta che non sappiamo dove mettere».