Confermato il finanziamento alle Pmi di 8 miliardi di euro da parte della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp): il consiglio di amministrazione ha dato il suo ok alla concessione alle banche delle risorse alle banche.
L’operazione destinata esclusivamente alle piccole e medie imprese, assicura una nota, non peserà sui conti pubblici ma sarà finanziata attraverso il risparmio postale.
Come previsto, lo stanizamento è stato possibile grazie alle modifiche allo Statuto della CDP, che ha permesso l’utilizzo del risparmio postale in maniera più ampia e flessibile.
Il passo successivo, che avverrà in settimana, è la firma dell’accordo quadro con l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) per la definizione dei principi generali e il contratto standard condiviso con gli istituti di credito.
Intanto, la CDP distribuirà una prima tranche da 3-4 mld di euro, per poi proseguire con le assegnazioni secondo la dinamica di finanziamento dei singoli istituti.
Mentre alle Banche di Credito Cooperativo (Bcc), che erano state escluse dal ricorso ai Tremonti-bond perché non quotate, sarà assegnata una tranche superiore alla loro quota di mercato, a tutto vantaggio delle Pmi.
I finanziamenti saranno di durata quinquennale e a tasso variabile parametrato all’Euribor semestrale, più uno spread a livelli minimi di mercato.