Ogni anno un numero elevato di imprese a livello europeo perde opportunità commerciali e contratti a causa della carenza di competenze linguistiche.
È questo il risultato a cui giunge l’indagine della Commissione europea condotta da CILT, il Centro nazionale britannico per le lingue, con la collaborazione di InterAct International, un team di ricercatori internazionali. Lo studio “Effetti della carenza di competenze linguistiche nelle imprese sull’economia europea” (Effects on the European Economy of Shortages of Foreign Language Skills in Enterprise) è stato commissionato a Dicembre 2005, concluso nel Dicembre 2006 e reso noto recentemente dalla Commissione europea.
Come campione dell’indagine sono state scelte 2000 piccole e medie imprese distribuite sul territorio europeo e messe in correlazione con le informazioni fornite da 30 grandi imprese. «Investire in competenze linguistiche non è uno sgradito costo da sostenere per svolgere un’attività commerciale, ma semmai è un modo per accrescere enormemente le opportunità commerciali delle imprese», così ha commentato Leonard Orban, commissario europeo per il multilinguismo.
Dalla ricerca è emerso, tra l’altro, che
- l’11% degli intervistati (195 PMI) ha dichiarato di aver perso un contratto importante a causa di scarse competenze linguistiche;
- il 46% delle imprese ha espresso l’intenzione di espandere, nei prossimi tre anni, il mercato delle esportazioni e di aver quindi bisogno di incrementare le proprie conoscenze linguistiche.
Inoltre, secondo l’indagine, le imprese preferiscono attendere l’avvio, da parte dei sistemi nazionali, di corsi di formazione linguistica per il proprio staff o cercano persone che abbiano già a disposizione le competenze linguistiche necessarie. Per quanto riguarda la lingua maggiormente richiesta, un numero elevato di intervistati ha dichiarato che la chiave per ottenere l’accesso al mercato internazionale risieda nella lingua inglese, ma anche il tedesco, il francese e lo spagnolo sono considerati veicoli per il successo.
Se si analizzano, infine, le grandi imprese emerge che l’inglese è usato molto come mezzo di intermediazione tra le diverse aziende ed è utilizzato come lingua ufficiale di molte multinazionali. Gli altri risultati sono disponibili nella versione integrale della ricerca.