Social networks e lavoro: un binomio “tormentone” dai risvolti a volte oscuri (privacy a rischio, uso improprio in ufficio, licenziamento…) ma molto più spesso psitivi: più produttività tra dipendenti, migliore interazione con colleghi e superiori, emergenti opportunità di marketing e, perchè no, anche occasioni di lavoro.
Questi ultimi due aspetti – nuove declinazioni del Marketing e relazioni professionali sempre più trasversali – sono tra quelli con le potenzialità più evidenti.
Ce lo ha insegnato Facebook, che ogni giorno si rivela la nuova Eldoardo per professionisti e piccoli imprenditori in cerca di nuove opportunità. E le aziende italiane se ne stanno accorgendo.
Un esempio? La migrazione su Facebook del servizio di email marketing offerto da VOXmail tramite un’applicazione business che lega il servizio di distribuzione di newsletter a pagine o profili su noto portale di social networking.
E cosa dire della Wake Up di Barletta, ha deciso di utilizzare FB per fare job recruiting 2.0? In pratica, la tradizionale selezione del personale si sposta in Rete e lo fa in maniera interattiva e persino trendy? Come a dire: trovare le migliori risorse – in competizione dinamica fra loro – e farsi anche pubblicità.
Miracoli del Web 2.0. O meglio, promesse da tempo formulate e ormai divenute realtà. Il segreto è non abusare (leggi: risultare invasivi per utenti/consumatori) e riuscire ad essere creativi diversificandosi nella grande arena competitiva ogni giorno più nutrita e agguerrita.