Si aggrava di ora in ora il bilancio della tragedia che si è abbattuta in Abruzzo: il terremoto che ha colpito L’Aquila e provincia ha spezzato vite e speranze, ha distrutto lavoro e futuro.
Impossibile non soffermarsi sul dolore e lo smarrimento profondo che sta accomunando tutti noi, e che fa protendere il Paese intero verso un abbraccio virtuale e concreto, intorno a questa comunità ferita e segnata.
E non si può far a meno di pensare alle pesanti ripercussioni di questo disastro immane sull’economia della zona, alimentata da sempre da tante piccole e medie attività d’impresa.
Il vicedirettore di Confindustria de L’Aquila, Carlo Imperatore, ha reso noto che al momento sono fermi 10mila posti di lavoro, praticamente tutte le aziende sono inagibili: quelle dotate di un proprio crisis manager, lo hanno attivato, altre confidano nel supporto esterno per fornire un primo aiuto ai senzalavoro, oltre che senzatetto.
Di fatto, è importante riuscire in qualche modo a preservare gli asset delle imprese locali, così da ripristinare quanto prima la piena operatività aziendale e garantire un sostegno economico a chi ha perso tutto.
Unioncamere stanzierà nei prossimi giorni un Fondo speciale di solidarietà per le imprese abruzzesi e Confindustria ha annunciato la creazione di una task force per aiutarle a riprendere la produzione e la CNA offrirà un sostegno tangibile alle imprese aquilane colpite dalla catastrofe aiutandole a ripristinare le attività artigianali e imprenditoriali. A tale scopo sta predisponendo in queste ore l’apertura di un conto corrente.
Iniziative di solidarietà sono state attivate anche in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil, che raccoglieranno fondi a supporto delle famiglie coinvolte nel terremoto in Abruzzo.
La collaborazione tra Confindustria e Sindacati sulla raccolta fondi prevede anche una lodevole operazione di solidarietà volontaria dei lavoratori, che devolveranno il ricavato di un’ora del proprio lavoro alle vittime del terremoto. Le imprese, invece, sono invitate a donare una somma uguale o doppia al corrispettivo raccolto dai lavoratori.
Professionisti e imprese si sono inoltre mobilitati promuovendo una raccolta fondi attraverso il CUP (il Comitato Unitario delle Professioni) ed un milione di euro è in arrivo dalla Camera di commercio di Milano, per contribuire a ricostruire le imprese distrutte dal terremoto.
Infine alcuni numeri utili per aderire alle iniziative di solidarietà che si moltiplicano nelle ultime ore:
- Caritas c/c postale 82881004 (IBAN: IT77K0760103200000082881004) intestato a CARITAS DIOCESANA DI ROMA, specificando nella causale “Terremoto Abruzzo”;
- Croce Rossa, informazioni sul sito;
- UniCredit Group, Conto corrente intestato a “Solidarietà terremoto Abruzzo” IBAN: IT 96 S 03002 05132 000414414414;
- Banca Monte dei Paschi di Siena, conto corrente intestato “pro-terremotati Abruzzo” – coordinate bancarie IBAN IT 33 E 01030 14200 00008620017 o mediante call center, numero verde 800414141;
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Gruppo Intesa Sanpaolo: “Un aiuto subito-Terremoto dell’Abruzzo” promosso dal Corriere della Sera-Gazzetta dello
Sport-City, Iban IT03B0306905061100000000144 – “Mediafriends onlus”cpromosso da Mediaset, Iban IT41D0306909400615215320387 – “Caritas”, Iban IT13R0306905032000009188568; - Banca Mediolanum, c.c. 1800000, Banca Mediolanum per l’Abruzzo Iban IT72D0306234210000001800000;
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Fondazione Banco Alimentare Onlus, informazioni sul sito; - Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, informazioni sul sito;
- Partito democratico, informazioni sul sito o presso il numero 848.888.80.