Attrarre investimenti esteri puntando sui settori produttivi dell’alta tecnologia. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi dal CNR e Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.
Obiettivo, far convergere sul mercato italiano capitali esteri per finanziarie progetti hi-tech nostrani, investendoli quindi nel Paese e nelle sue competenze tecnologiche, così da valorizzare i risultati della ricerca scientifica “Made in Italy”.
Nel 2008 l’Italia si è classificata 5a nella classifica europea sugli investimenti esteri in progetti ad alto contenuto tecnologico nel Paese, riuscendo ad attrarre 2,7 mld di dollari che hanno finanziato 57 progetti.
Il settore più “caldo” tra i settori hi-tech? Le tecnologie ambientali, che lo scorso hanno visto raddoppiare gli investimenti stranieri 6,3 a 12,6 miliardi di dollari.
In virtù dei successi registrati, CNR e Invitalia avvieranno assieme nuove iniziative volte a migliorare il sistema dell’attrazione di fondi esteri rendendo più “appetibile” il nostro mercato e più efficaci le sinergie tra soggetti coinvolti e comunità scientifica.
Favorendo le opportunità di investimento in settori tecnologici e veicolando le risorse estere verso progetti ad alto contenuto tecnologico. Il tutto, valorizzando le nostre competenze più qualificate e dando voce ai risultati innovativi prodotti dalla rete scientifica italiana.
Il CNR selezionerà i progetti da finanziare e Invitalia si farà mediatore e facilitatore per l’accesso al capitale estero, appoggiandosi anche alla controllata Rete Ventures e a SGR Quantica per seguire la definizione dei contratti con gli imprenditori.