Ultima chiamata alle armi, secondo il presidente della Confesercenti Marco Venturi, alla luce degli ultimi dati Istat sulla produzione industriale di novembre, che rileva un allarmante crollo del 12,3%.
È assolutamente necessario fare di più per l’Economia e per le Pmi in modo particolare, se non si vuole che l’Italia rimanga fanalino di coda della crescita europea.
Questo, in sintesi, l’accorato appello – e monito – di Venturi in una nota ufficiale: « produzione e consumi sono in corto circuito e per uscirne servono risorse, tagli coraggiosi alle spese, il risveglio economico e civile del paese ed interventi strutturali mai fatti e che sono alla base della bassa crescita di questi anni, come testimonia l’Ocse lasciandoci in compagnia del Portogallo ».
Bisogna inoltre stabilire delle priorità sulle azioni da intraprendere. In cima alla lista le Pmi di ogni settore economico, per la loro capacità di dare forza allo sviluppo e all’occupazione.
Gli interventi già previsti, evidentemente, non sono sufficienti a far fronte alle gravi difficoltà avvertite dall’economia italiana e che non accennano a diminuire nel breve termine.
«Più sostegno ai consumi, meno tasse e più agevole accessibilità al credito per le Pmi, impiego rapido di forti investimenti pubblici nei settori strategici come le infrastrutture » sono il punto da cui partire nell’interesse del Paese.