L’Istat ha presentato il Rapporto su competenze, attività e condizioni lavorative delle professioni in Italia. I dati delineano tre scenari: professioni intellettuali, impiegati e addetti di vendita e servizi, professioni manuali.
L’indagine, realizzata mediante autovalutazione, svela il quadro delle attività attuali, delle competenze ancora necessarie, e delle condizioni lavorative correnti.
Tra i dati emersi, spicca la necessità ancora viva di puntare sulla comunicazione e sulll relazioni, nonchè sulla gestione delle conoscenze, al fine di organizzare il tempo e ridimensionare i problemi di lavoro.
Altri fattori interessante fra quelli più evidenti, l’incremento dello stress sul lavoro, a causa di scadenze impellenti, competizione ed errori commessi e il scarso livello di gratificazione professionale (28,2%).
A tracciare invece gli scenari lavorativi e le necessità occupazionali del prossimo futuro, uno studio della Provincia di Lucca, che ha evidenziato come il sistema della Formazione debba puntare su ICT (in particolare sviluppatori web ed esperti di sicurezza) e tecnologie di georeferenziazione.
Le aree di interesse sulla quali soffermarsi con attenzione dovranno essere invece quelle commerciali e marketing, progettazione e qualità, ma soprattutto quelle ricerca e sviluppo.