La crisi colpisce anche il Fisco: le entrate del gettito tributario frenano, facendo registrare negli ultimi dieci mesi una crescita del +1,9% rispetto allo stesso periodo del 2007 e solo a ottobre la percentuale complessiva delle entrate ha segnato -1,2%.
Ma chi paga? Le aziende! Questa la denuncia di Tito Boeri, noto economista e Ordinario alla Bocconi, che scrive: « Il decreto anticrisi ha un saldo netto in positivo di 390 milioni…Non solo non c’è una riduzione della pressione fiscale, ma vi è un incremento netto delle entrate, in gran parte tributarie.
Perchè tutto questo? Eppure, pur rallentando nel periodo gennaio-ottobre, l’Irpef aumenta del +6,6%. Ma si tratta di una tenuta da attribuire soprattutto al rinnovo di alcuni contratti di lavoro.
Il fatto è che il Decreto legge anti-crisi più che altro redistribuisce risorse, ma in ultima analisi tampona soprattutto le emorragie del Fisco: la battuta di arresto riguarda per la maggior parte le imposte versate dalle aziende: scende infatti del -5,2% il gettito Ires. Così anche l’Iva sugli scambi interni (-1,1%) e l’Irap (-6,3%).
Si parla di indebolimento della crescita economica al dipartimento Finanze del Ministero dell’Economia, che per gli ultimi mesi dell’anno concentrerà la propria attenzione su maggiori erogazioni alle Regioni per gli anni pregressi e riduzioni delle imposte indirette come il gettito Iva.