Stilata la classifica italiana delle imprese più innovative e ad alto contenuto tecnologico: prima su tutte la Lombardia, che con un totale di 27.607 imprese. Da sola, rappresenta il 21,9% del totale nazionale.
È quanto emerge da un recente studio della Camera di Commercio di Milano, sui dati 2007 del Registro Imprese e Istat, illustrati a margine della presentazione dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione voluta dal Ministro Brunetta.
A far da traino è Milano, dove si concentra il 12,1% delle aziende hi-tech dell’intero territorio nazionale, posizionandola in vetta alla classifica italiana. Roma, Torino e Napoli contribuiscono per il 7,4%, 5,4% e 4,1%.
Nella stessa classifica “dicono la loro” anche altre città lombarde, tra cui Brescia (5° posto) con il 2,4%, Bergamo (11° posto) con l’1,8%, Varese (14° posto) con l’1,5%.
Dal punto di vista della specializzazione, Varese eccelle nel settore Spazio con lo 0,9% delle aziende, Brescia nelle Telecomunicazioni (9,5%), Sondrio negli Strumenti di precisione (29,9%), Lodi in Ricerca e Sviluppo (2,7%), Milano all’Informatica (65,8%).
Anche per quanto riguarda il commercio di prodotti hi-tech con l’estero la Lombardia conferma il proprio consolidamento, rappresentando con oltre 17 miliardi di euro, quasi la metà del totale italiano.
In particolare l’export lombardo supera i 5 miliardi di euro e l’import i 12 miliardi nel 2007.
Ancora una volta, è Milano la capolista con l’81% del totale della propria regione e il 40,5% italiano. A seguire, Varese e Pavia