Le iniziative prese di recente sia a livello nazionale che regionale in favore delle piccole e medie imprese relative al potenziamento delle risorse per i Confidi rispondono ad una ben precisa esigenza di liquidità delle Pmi, necessaria per far fronte al problema dell’indebitamento a breve.
L’effetto moltiplicatore dei Confidi sarebbe infatti compreso tra le venti e le cinquanta volte il capitale posto a garanzia, stando alle stime sul sistema Confapi.
E proprio dal Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori della Confapi, Valentina Sanfelice di Bagnoli, arriva l’apprezzamento agli sforzi compiuti in questa direzione, unitamente però alla richiesta di nuovi interventi strutturali a favore delle Pmi.
Tra le misure più urgenti vi sarebbero i sistemi di rating con cui le banche effettuano la propria valutazione sul merito creditizio nelle imprese. A tal fine sarebbe utile un criterio che indichi la qualità dell’impresa in base al grado di imprenditorialità e di capacità progettuale.
Il gruppo starebbe inoltre lavorando ad un modello scientifico da sperimentare per offrire garanzie di qualità dell’impresa e progetti di vero sviluppo per le aziende.
Chiedendo, infine, attenzione a Governo e ABI, la presidente dei Giovani Confapi, ha ricorda come il superamento della crisi debba poggiarsi su misure immediate sul credito a breve o sul consolidamento delle passività correnti. Gli interventi sui Consorzi Fidi vanno in questa direzione.