Emergenza usura per gli imprenditori milanesi. A rischio tre su cento a causa della crisi economica e finanziaria. Il dato emerge da un’indagine della Camera di Commercio di Milano , che nel mese di ottobre ha interpellato 300 piccole e medie imprese della provincia di Milano attraverso CedCamera, con il metodo CATI.
I più deboli sono over 45 e le donne , diventati imprenditori più per le difficoltà presenti sul mercato del lavoro dipendente che per vera vocazione e quindi meno abili nella gestione finanziaria della propria azienda.
La ricerca “Fare impresa e rischio di usura” della Camera di Commercio richiama l’attenzione su un aspetto da tenere in alta considerazione per debellare il fenomeno: l’usura a Milano non si presenta come un servizio che la città illegale offre alla città legale, ma diventa sempre più un’ offerta che alcuni settori della città legale (fornitori, operatori di società finanziarie, altri imprenditori) mettono illegalmente a disposizione dei piccoli imprenditori in difficoltà.
Le vie per combattere il “rischio usura”, così come emerge dall’indagine, sono prima di tutto il rafforzamento dei servizi per l’accompagnamento nella fase di start up dell’impresa , anche attraverso la creazione di una apposita figura di tutoring presso strutture e associazioni di categoria.
Poi una maggiore sensibilizzazione del sistema bancario verso la piccola impresa attraverso una maggiore personalizzazione dei servizi di finanziamento e il passaggio da un modello centrato solo sulla vendita di servizi finanziari a un modello di compartecipazione con l’imprenditore.
Un’altra azione indispensabile è la creazione di Banche dati del sistema creditizio più flessibili che cancellino i nomi dei cattivi pagatori appena questi abbiano cancellato il proprio debito, e non sempre dopo tre anni, in modo che possano accedere a nuovi finanziamenti.
Maggiori informazioni sul sito della Camera di Commercio di Milano.