Il mercato italiano è ancora indietro in quanto a investimenti con capitali esteri.
Per cercare di sopperire a questo gap – che certo non contribuisce al superamento dell’attuale crisi economica – Confindustria e Invitalia hanno firmato in questi giorni un accordo operativo volta a invertire questi trend e rivitalizzare il mercato.
Il nostro Paese, infatti, attrae al momento un quarto del capitale estero della Francia, un sesto di quello della Gran Bretagna e un ventesimo di quello europeo.
Lo scopo è, in primis, quello di promuovere lo scambio di informazioni tra le due parti – in particolar modo sulle rispettive missioni internazionali d’affari – e quindi la condivisione dei risultati.
Da una parte Invitalia rafforzarà il proprio ruolo a livello territoriale, dall’altra il coinvolgimento di Confindustria garantirà agli investitori esteri forme di collaborazione con le imprese associate.
Confindustria dunque segnalerà all’Agenzia: eventuali investitori esteri interessati alle opportunità di business in Italia, assicurando loro la necessaria assistenza in loco per individuare possibili partner d’investimento o ricercare location appropriate; favorirà la loro adesione alla rete confindustriale.
Invitalia invece fornirà: servizi professionali, specifici alle imprese estere, assistendole in ogni fase del processo di investimento e di sviluppo del business; agli imprenditori il supporto necessario per l’incentivazione finanziaria, fiscale, procedurale e amministrativa.