Rapporto Assintel 2008: l’IT italiano resiste alla crisi

di Tullio Matteo Fanti

Pubblicato 30 Settembre 2008
Aggiornato 31 Luglio 2013 09:52

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Il mercato dell'Information Technology italiano nel 2008 continua la sua crescita in controtendenza ai segnali di incertezza economica, pur rimanendo inferiore alla media europea

L’Assintel Report 2008, ricerca annuale sul mercato del software e servizi in Italia commissionata da Nextvalue, dipinge un settore in lenta seppur costante crescita (+2%), un valore che, seppur in controtendenza con l’attuale incertezza economica, resta inferiore alla media europea (+3,9%).

Secondo Giorgio Rapari, Presidente Assintel, il Paese starebbe scontando l’assenza di una vera politica della crescita, «di un vero programma di sviluppo che supporti l’aggregazione virtuosa fra imprese, permettendo di superare il disvalore della frammentazione e della ridotta dimensione aziendale».

Secondo i dati rilavati dallo studio, il software è ancora sinonimo di innovazione e intelligenza di processo, segnando la crescita maggiore e raggiungendo nel 2008 un valore di 4.210 milioni di euro (+3,8%). Il middleware, invece, è il settore che registra le performance migliori: un +6,1% per 1.288 milioni di euro.

Il software applicativo segna un +3,3% e raggiunge i 2.380 milioni di euro, mentre il software di sistema registra un modesto +0,9% per un totale di 542 milioni di euro, valore legato al buon andamento del settore hardware e alla necessità di aggiornare i sistemi operativi (ad esempio con Windows Vista).

Confermata la ripresa del mercato dei servizi IT (10.010 milioni di euro), con una crescita del +1,6%, contro l’1,5% del 2007. Le migliori performance sono state registrare dai servizi di consulenza (+3,5%), dall’application management (+3,5%) e dai servizi di system integration (+2,3%).

Appare invece frenata la crescita dell’hardware, pur confermandosi positiva (+1,7%), trainato dalle vendite di Pc che, da sole costituiscono il 57% del comparto: qui gioca un fattore importante la clientela consumer e la riduzione dei prezzi, fattori in grado di contrastare la riduzione delle spese da parte delle famiglie.

Il rapporto sarà presentato ufficialmente il 2 ottobre prossimo.