Competitività nel settore IT? L’Italia è al 25° posto nel mondo, preceduta da tutte le economie di riferimento, con punte di eccellenza rappresentate dal Regno Unito che si situa al terzo posto, Svezia al quarto e Danimarca al quinto. Peggio di noi solo il Portogallo al 27° posto e la Grecia al 33°.
Sono questi i dati, non certo confortanti, che emergono dal nuovo studio condotto dall’Economist Intelligence Unit per conto di
BSA (Business Software Alliance).
Giunto alla seconda edizione, lo studio valuta e analizza il settore IT in 66 Paesi per determinarne il livello di competitività. Nonostante le 20 principali economie siano rimaste le stesse della scorsa edizione, si sono verificati diversi cambiamenti con 9 Paesi in salita e 11 in discesa (tra cui il nostro) e tre nuove entrate nelle prime cinque posizioni, e precisamente Taiwan, Svezia e Danimarca.
La classifica delle economie che offrono all’IT un ambiente più favorevole allo sviluppo e all’innovazione vede sempre alla guida gli Stati Uniti.
Secondo lo studio, sei sono i fattori che concorrono a formare un ambiente capace di supportare il settore IT: un’ampia disponibilità di personale qualificato; un ambiente culturale votato all’innovazione; un’infrastruttura tecnologica avanzata; un quadro normativo che tuteli efficacemente i diritti sulla proprietà intellettuale, quali brevetti e copyright; un’economia aperta e competitiva; una leadership governativa che bilanci in maniera adeguata la promozione tecnologica con il rispetto delle dinamiche di mercato.
L’Italia non è mai citata all’interno dello studio fra le 20 nazioni che offrono un ambiente positivo e dinamico in qualcuna di queste sei aree.
Per maggiori informazioni si veda il documento “How technology sectors grow: Benchmarking IT industry competitiveness 2008”, scaricabile gratuitamente da questo indirizzo.