Mario Draghi ha reso noto ieri delle nuove disposizioni per i confidi. Il governatore della Banca d’Italia intende, attraverso tale cambiamento, agevolare l’accesso al credito per le piccole e medie imprese, con la possibilità per le banche di concedere loro maggiori finanziamenti.
I confidi sono società costituite in forma di consorzi per la prestazione di garanzie in operazioni di credito alle imprese consorziate e rappresentano un punto di riferimento per il sistema creditizio e gli operatori finanziari. Fino ad oggi hanno svolto il loro lavoro attraverso azioni senza scopo di lucro, mentre con l’intervento di Draghi sono previsti, entro il mese prossimo, cambiamenti nel loro sistema giuridico.
In particolare, secondo quanto si legge su Finanza&Mercati i confidi potranno scegliere o di trasformarsi in banche di credito cooperativo oppure di iscriversi nell’elenco speciale degli intermediari.
Per quanto riguarda la prima possibilità, i confidi dovranno rispettare il divieto di esercitare altre attività diverse da quella di garanzia collettiva. Ai confidi intermediari, secondo quanto stabilito dall’art. 107 del Tuf, sarà concessa, invece, la possibilità di esercitare altre attività, nei limiti del 10% sulle attività complessive, e di intraprendere azioni anche con le imprese non consociate.