Negli ultimi cinque anni l’industria italiana ha assistito all’incremento sistematico dell’ingresso sul mercato di nuove imprese rosa “capitanate” da donne o, più in generale, dalla crescita sostanziale di dirigenti femminili in in ambito aziendale.
Tuttavia, il 2008 sembra segnare l’inizio di una controtendenza: fino ad oggi, anche le specifiche realtà regionali, come ad esempio della Toscana, avevavo dato conferma della diffusione massiccia di imprese al femminile ma i dati deiprimo semestre 2008 segnalano i sintomi di una potenziale inversione di trend.
L’Osservatorio sull’Imprenditoria Femminile, curato da Unioncamere Toscana in collaborazione con Regione Toscana indica che a fine giugno le imprese che guidate da donne erano il 23,4%, ovvero 97.047 su 414.909 totali.
Di fatto, però, i risultati dell’indagine potrebbero essere considerati sotto una luce diversa se comparati con lo scenario globale e se si rapportano alle cifre sulle dirigenze maschili: in questo confronto, le donne registrano un +0,1%, contro il -0,9% nel caso degli uomini.
Ulteriori dati indicano, tra l’altro, che sarebbero in ascesa anche le imprenditrici straniere (+8,3%), soprattutto di nazionalità romena (+26,0%). Le italiane, invece, indietreggiano con un segno negativo pari al -1,2%.