Tra le difficoltà che devono affrontare le piccole imprese, una delle maggiori è senza dubbio quella di far sentire la propria voce sui tavoli della politica. A questo proposito, una dirompente novità è la nascita del Parlamento Europeo delle Imprese.
Ben 775 euro-imprenditori – per un giorno – prenderanno il posto dei loro parlamentari per discutere e votare sull’agenda dello sviluppo europeo .
La prima riunione è fissata per il prossimo 14 ottobre a Bruxelles, sede del Parlamento Europeo, dove si riuniranno gli imprenditori inviati dalle Camere di commercio di tutta Europa per votare sui temi di maggiore interesse per le Pmi europee.
In particolare, i rappresentanti delle piccole e medie imprese d’Europa sono chiamati ad esprimersi con il voto su tre tematiche specifiche: Liberalizzazioni e Accesso al Mercato, Energia e Ambiente, Formazione e Imprenditorialità. I risultati delle votazioni saranno successivamente comunicati al Parlamento, quindi alla Presidenza di turno dell’UE e alle altre istituzioni europee e nazionali.
Dei 775 seggi – gli stessi previsti per gli europarlamentari – 24 saranno occupati da euro-imprenditori di 18 Paesi europei non-Ue in qualità di osservatori. Per l’Italia saranno presenti 73 delegati – corrispondenti al numero dei nostri euro-parlamentari, che saranno individuati attraverso le Camere di Commercio in rappresentanza delle imprese di tutte le 20 regioni italiane.
La prima seduta del Parlamento delle Pmi europee è organizzata nell’ambito del 50° anniversario di Eurochambres, l’Associazione europea delle Camere di Commercio e dell’Industria, a cui partecipano ben 46 Camere di Commercio nazionali.