Periodo di novità per aziende e lavoratori: dal 1 gennaio 2009 per i lavoratori interinali cambiano le regole. Dopo l’accordo raggiunto nei mesi passati, infatti, è stato sottoscritto nei giorni scorsi da Assolavoro (Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro) e da Alai Cisl, Nidil Cgil e Uil Cpo, il nuovo contratto collettivo nazionale in vigore dal gennaio prossimo, che prevede l’obbligo di assunzione del lavoratore in somministrazione dopo un massimo di 42 mesi.
Inoltre, per gli assunti a tempo indeterminato che abbiano raggiunto almeno 30 settimane di anzianità e per i quali non ci siano più occasioni di lavoro sarà possibile avviare le procedure per il licenziamento per giusta causa, con la garanzia di misure di assistenza e riqualificazione per il reinserimento.
Nel contratto vengono anche elencati tutti gli istituti a favore della cosiddetta flexicurity, tra cui:
- assegno di sostegno al reddito per lavoratori in somministrazione disoccupati da almeno sei mesi, pari a 700 euro;
- assegno di 1400 euro in caso di gravidanza alle lavoratrici che abbiano cessato il rapporto di lavoro nell’arco di 180 giorni;
- sostegno per spese relative agli asili nido, pari a 80 euro mensili;
- fondo di previdenza integrativa per i lavoratori interinali a copertura delle pause di lavoro tra una missione e l’altra;
- nuove opportunità di accesso al credito;
- rimborso totale del ticket sanitario anche per familiari a carico (prima la copertura era per il 60% e solo per il lavoratore), rimborsi per cure odontoiatriche e incremento delle indennità per infortunio;
- contributi a favore della mobilità territoriale;
- voucher formativi per favorire il reinserimento lavorativo.
Prevista la formazione mirata e le dimissioni per giusta causa del lavoratore in alcuni casi di violazione delle norme sono le due nuove ricette in tema di salute e sicurezza sul lavoro.