In Toscana è risultato in crescita il numero di imprese a maggioranza femminile: +643 unità nel 2007, pari ad un incremento dello 0,7%. Considerando che le restanti aziende hanno registrato nello stesso periodo un -943 per un calo del -0,3%, si evince che le imprese “rosa” incidono del 23% sul tessuto imprenditoriale regionale.
Questo, almeno, secondo quanto emerso da un recente studio dell’Osservatorio sulle Imprese Femminili di Unioncamere Toscana, realizzato in collaborazione con Regione Toscana e basato sui dati forniti da Infocamere-Stockview relativi al Registro Imprese delle Camere di Commercio.
Confrontando le fonti, il dato interessante che va segnalato è che, invece, non è cresciuto di pari il numero di imprenditrici toscane iscritte al Registro Imprese, la cui presenza è ferma a -0,8%.
A ricoprire il ruolo di amministratrice sarebbero ancora poche (+1,5%). In diminuzione le “socie” (-2,2%) mentre per le titolari si è registrato -0,1%.
Confrontando i risultati con quelli di altre regioni, la percentuale di imprese rosa in Toscana si allinea con le presenze in Piemonte e Veneto – che mostrano un benchmark di +0,5% – superate Emilia Romagna (+1,2%) e Marche (+1,3%). Fanalini di coda, invece, la Lombardia con +0,1%.
Relativamente allo sviluppo della demografia imprenditoriale femminile al primo posto si colloca Grosseto (28,8%) e all’ultimo Firenze (21,4%).
A differenza delle imprese a maggioranza maschile, le imprenditrici toscane hanno mostrato di preferire la forma giuridica di società di capitale (+6,3%, +766) e quella di cooperativa (+5,1%, +53 contro +0,1%, +6), ma la più diffusa rimane, con il 60% delle preferenze, la ditta individuale.
Tuttavia, la vera crescita sembra da attribuirsi all’aumento delle imprenditrici straniere, soprattutto comunitarie (+8,3%, in prevalenza Rumene e Ceche) Tra le extra-comunitarie (+6,2%) spiccano le presenze cinesi, senegalesi e pachistane.
In calo, infine, le imprenditrici toscane: -1.184, ovvero -0,8% a fronte di un quadro generale che rimane stabile (+37, +0,1%).