Conquistano terreno le operazioni per via telamatica, a beneficio dell’operatività delle aziende che possono così ottimizzare tempi e ridurre le lungaggini procedurali.
In questo quadro rientra anche il successo registrato in Italia del banking online, che ogni anno produce performance migliori tanto da ritagliarsi un posto in prima fila tra le soluzioni più promettenti del momento. Un trend, questo, che potrebbe avere conseguenze positive anche sul controverso travagliato rapporto tra banche e pmi.
La crescita dei servizi di e-banking è stato da pochi giorni confermato dalla Banca d’Italia, ponendosi sulla scia delle rilevazioni che hanno attestato le buone prestazioni anche dei servizi di mobile banking (pensiamo al recente boom registrato da PosteMobile).
Secondo le statistiche della Banca d’Italia, a fine 2007 sarebbero stati 11,9 milioni gli utenti italiani che hanno scelto l’alternativa virtuale per gestire il proprio conto corrente.
In testa ci sono i mercati del Centro-Nord: Lombardia con 2,478 milioni di clienti, Piemonte con 1,271 milioni e Lazio con i suoi 1,227 milioni.
Tra le città sul podio troviamo Milano (1,302 milioni), Roma (1,031) e Torino (846 mila).
I vantaggi del corporate banking per le aziende, Pmi comprese, sono indiscussi: ottimizzazione dei tempi dedicati alle procedure amministrative, taglio dei costi di gestione per le principali operazioni bancarie e del conto corrente.