Fiducia nei confronti della propria azienda? Non sempre è un dato scontato: lo conferma la società di coaching, consulenza e formazione Krauthammer, che ha realizzato uno studio per conto di un team di specialisti che rappresenta sette università europee (nessuna italiana), il Rocot (Research on Cross Cultural Organisational Trustworthiness).
Secondo l’indagine, condotta in Europa su 690 persone di vari settori d’impiego,fra cui anche nostri connazionali, emerge che solo il 42% dei dipendenti ritiene che esistano le condizioni per parlare di affidabilità organizzativa nella propria azienda, ossia quel complesso di azioni e strutture che consentono di guardare alla crescita personale e professionale del singolo nel contesto aziendale e sociale.
Tuttavia, a domanda esplicita sulla fiducia riposta nella propria organizzazione, il 53% degli intervistati ha risposto in modo affermativo, facendo risalire leggermente la percentuale.
Lo studio di Krauthammer ha identificato sei pilastri fondamentali dell’affidabilità organizzativa: giustizia HR (Human Resources: giusta retribuzione, formazione e sviluppo), comunicazione efficiente (visione e strategia), meccanismi di controllo (chiarezza delle aspettative, norme e normative), prestigio organizzativo (percezioni della reputazione del datore di lavoro), efficienza del senior management e conformità alla normativa esterna.
Dai risultati emerge che il 30% dei dipendenti ritiene che siano soddisfatte le condizioni dipratiche HR eque; il 38% che siano soddisfatte quelle per una comunicazione efficiente; il 48% valuta positivamente le condizioni di chiarezza delle aspettative e il 25% quelle relative a norme e normative. Sempre il 48%, poi, pensa che siano soddisfatte le condizioni per il prestigio organizzativo e che la società abbia una buona reputazione; il 35% è soddisfatto dell’efficienza del senior management e, infine, il 54% ritiene che siano soddisfatte le condizioni relative alla normativa esterna.