IBM è pronta a lanciare la suite di applicativi Lotus Connections, il cui obiettivo è trasformare l’azienda in un social network.
Le intranet aziendali sono piuttosto diffuse, sia che si parli delle piccole lan di un ufficio che dei network delle più grandi corporation. Nell’epoca del Web 2.0, questo sembra non bastare più. La nuova concezione della rete vede l’utente al centro di tutto, protagonista nello sviluppo dei contenuti e immerso in un ambiente progettato a misura d’uomo. Un nuovo modo d’intendere le relazioni sociali, un vero e proprio social network che si sposa alla perfezione con il concetto di learning organization. La creazione di un ambiente in cui i dipendenti possono comunicare in maniera diffusa permette lo scambio della conoscenza tacita a vantaggio del capitale di conoscenza di tutta l’azienda (organizational knowledge, appunto).
Con Lotus Connections IBM si propone di raggiungere un risultato simile, consentendo ai dipendenti non solo di condividere i processi di lavoro ma anche informazioni di carattere personale, grazie a funzioni di nano publishing che consentono la pubblicazione sulla rete aziendale di profili e blog. In questo modo è possibile creare delle vere e proprie community all’interno dell’impresa, in cui far circolare gossip ma anche idee innovative e proposte bottom-up.
«Le social network sono la naturale evoluzione del lavoro collaborativo» ha commentato Irene Greif, Ph.D. di IBM che, dal canto suo, ha già adottato Lotus Connection riscuotendo un notevole successo che ha portato alla creazione di oltre 450 mila profili dei proprio dipendenti.