Email in ufficio sotto controllo

di Alessandra Gualtieri

30 Novembre 2007 11:15

logo PMI+ logo PMI+
&Egrave legale analizzare le email dei dipendenti per individuare possibili scorrettezze? Non proprio, ma intanto sul mercato arriva un software per aziende in grado di farlo

Un nuovo software in grado di controllare e analizzare le email dei dipendenti in ufficio, al fine di farne comprendere ai datori di lavoro la vera personalità. Sono queste le caratteristiche salienti di una nuova applicazione già ampiamente sperimentata.

Realizzato da alcuni ricercatori statunitensi per scopi di sicurezza – applicato nei sistemi di prevenzione da crimini informatici, attacchi spam e hacker – questa sorta di onniscente scanner elettronico potrebbe avere dei risvolti inaspettati se applicato nei comuni ambienti di lavoro di uffici e PMI.

Il programma, descritto dalla rivista New Scientist, passa al setaccio tutta la corrispondenza digitale scambiata dai lavoratori, soffermandosi sulle parole chiave che potrebbero essere rivelatrici, per scovare eventuali dipendenti in qualche modo “manchevoli” nei riguardi dell’azienda.

Gilbert Peterson, uno dei ricercatori che hanno preso parte allo sviluppo del sistema presso l’Air Force Institute of Technology in Ohio (Usa), ha dichiarato che un terzo delle attività illecite e dei crimini informatici che mettono a rischio le aziende, grandi o piccole, viene sempre dall’interno. Nella fattispecie, da dipendenti insoddisfatti, alienati, malintenzionati o facilmente corruttibili.

Al software non sfugge nulla: persino le email prive di qualunque riferimento ad attività personali, interazioni sociali e simili potrebbe risutlare a rischio, in quanto il dipendente autore delle stesse – secondo i parametri del programma – potrebbe addirittura essere un “alienato”. Non di meno, eccedere in contenuti personali denoterebbe un atteggiamento scorretto. In entrambi i casi il soggetto preso in analisi viene marchiato come “elemento a rischio” per l’azienda.

Quale sia il confine fra privacy e controllo non è dato saperlo. Certo è che, un tale programma installato sul proprio pc in ufficio sembra quasi surreale. Eppure, a breve dovrebbe già essere dispinibile sul mercato e scaricabile online. La versione messa a punto dal team di Paterson (AIFIT) è open-source e quindi gratuita. Allo stesso tempo, anche il motore di ricerca britannico IDOL ha realizzato un’applicazione analoga.

Ciò che va detto è che, però, in Europa la legge impone alle aziende di monitorare il lavoro dei dipendenti soltanto in caso di appurato pericolo e evidente comportamento dubbio.