Nuovi possibili ostacoli per l’avvio dell’APe Volontaria: il Garante Privacy ha approvato gli accordi con banche e assicurazioni ma con rilievi che potrebbero condizionare il via libera della misura. I chiarimenti chiesti riguardano le procedure di scambio dei dati personali dei lavoratori che chiedono l’anticipo pensionistico.
E’ forse l’ultimo scoglio da superare per l’operatività di una misura istituita dalla Legge di Stabilità 2017, che doveva partire entro lo scorso primo maggio e che di fatto ha richiesto tempi più lunghi. Il decreto attuativo (150/2017) è in vigore dallo scorso 18 ottobre ma non è sufficiente.
=> APe volontaria, decreto in Gazzetta
L’APe volontaria è un anticipo pensionistico riconosciuto ai lavoratori con almeno 63 anni di età e 20 anni di contributi, che soddisfano una serie di altri requisiti. Non è una prestazione di welfare: il lavoratore restituirà le somme ricevute a titolo di anticipo con rate ventennali sulla pensione. Finanziata dal sistema bancario, è coperta da garanzia assicurativa (l’interlocutore resta l’INPS, a cui si presenta domanda e che versa il trattamento).
Il finanziamento è concesso dalle banche che aderiscono a specifica convenzione con il Ministero del Lavoro, stesso discorso per le assicurazioni che coprono la garanzia. Sono questi gli accordi attesi, siglati a dicembre 2017 e sottoposti all’approvazione del Garante Privacy. Il quale, a quanto si apprende, ha dato il via libera condizionato a due specifiche richieste:
- conoscere prima della pubblicazione le specifiche tecniche relative all’infrastruttura digitale attraverso la quale passano i dati fra banche, assicurazioni e INPS;
- specificare il ruolo dell’ANIA in merito al trattamento dei dati.
L’accordo prevede infatti che l’associazione delle imprese assicurative possa accedere alla procedura telematica INPS attraverso un proprio servizio, sul quale il Garante chiede ulteriori delucidazioni. Non è chiaro se questi rilievi comportino ulteriori attese rispetto alle procedure operative per far partire l’APe Volontaria.
Nel frattempo, l’INPS ha messo a punto la propria circolare applicativa, sottoponendola al parere del Ministero del Lavoro. L’istituto di previdenza aveva già comunicato che il provvedimento sarebbe stato pubblicato entro 15 giorni dalla pubblicazione definitiva degli accordi quadro. Evidentemente i tempi saranno più veloci, visto che la circolare è già pronta. Ad esempio, per APe sociale e pensione Precoci, l’INPS pubblicò le circolari subito dopo l’approvazione dei decreti attuativi.
Intanto, è pronto anche il simulatore dell’istituto di previdenza che consentirà di fare i calcoli per quantificare l’APe Volontaria da richiedere e fare le relative valutazioni.