Si rivalutano gli assegni di sostegno per l’inclusione attiva 2018 in base all’indice di inflazione, quindi l’aumento del SIA è pari all’1,1%. Si tratta del beneficio economico destinato a famiglie in condizione di povertà pari a 600 euro al mese, che sale a 900 euro nel caso in cui siano presenti nel nucleo minorenni o persone con disabilità.
In base alla rivalutazione, gli assegni salgono rispettivamente a 606,6 euro e 909,9 euro. La comunicazione è contenuta nel messaggio INPS del 28 dicembre 2017.
=> Reddito di inclusione ReI al via
Ricordiamo che il SIA viene sostituito, dal 2018, con il ReI, il nuovo Reddito di inclusione, per cui non è più possibile presentare nuove domande. Coloro che invece già percepiscono il SIA continueranno ad avere l’assegno fino alla scadenza.
Se hanno i requisiti previsti per l’accesso al ReI, possono fare domanda per trasformare il sostengo per l’inclusione attiva in Reddito di Inclusione. Per la durata del Sia viene comunque garantito il beneficio maggiore. Sempre in caso di trasformazione, dai 18 mesi del Rei vengono sottratti i mesi di sostegno all’inclusione attiva già goduti.
Sottolineiamo infine che l’INPS ha appena fornito i primi dati sulle domande di Rei (partite dal primo dicembre 2017): nel primo mese le richieste sono state pari a 75mila 885.
Ci sono anche dati sulla ripartizione geografica: le Regioni da cui sono state trasmesse il maggior numero di domande sono la Campania, a quota 16mila 686 domande (il 22% del totale), seguita da Sicilia, 16mila 366 (21,4%), Calabria, 10mila 606 richieste (14,0%).
Superiori alle 5.000 le domande trasmesse da Lombardia e Lazio, rispettivamente 5.338 (7,0%) e 5.237 (6,9%). In fondo alla classifica ci sono invece Puglia e Provincia di Trento, da cui non è arrivata nessuna domanda, e la provincia di Bolzano, con sole 8 richieste di ReI.