L’ultima riunione straordinaria del Consiglio regionale sulle politiche del lavoro del Piemonte ha rappresentato l’occasione per fare il punto sulle condizioni dell’occupazione nel territorio, i cui dati relativi agli ultimi anni non sono confortanti.
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Tra il 2009 e il 2015 la crisi economica ha interessato oltre 2mila imprese e 53mila lavoratori del settore industriale coinvolti in procedure di licenziamento collettivo. L’occupazione è tornata a crescere nell’ultimo periodo senza però recuperare pienamente i livelli pre-crisi, soprattutto a discapito dei lavoratori con età media sopra i 50 anni, i quali hanno maggiori difficoltà nel reinserimento nel mercato del lavoro.
Misure regionali
Ad anticipare le misure messe in atto dalla Regione a favore dell’occupazione è stata l’assessora Gianna Pentenero, sottolineando come siano state varate diverse iniziative grazie alle risorse del Fondo sociale Europeo per circa 150 milioni di euro, mirate a sostenere l’occupabilità delle persone fuoriuscite dal sistema produttivo.
«Si tratta di interventi volti a favorire il reinserimento sociale e lavorativo di disoccupati o soggetti in condizione di particolare svantaggio, grazie a percorsi di accompagnamento al lavoro, occasioni di incontro domanda/offerta, servizi di orientamento e tutoraggio. Il principale strumento di queste politiche, il Buono Servizi al Lavoro nelle sue varie articolazioni, ha permesso dalla fine del 2016 ad oggi la presa in carico di oltre 15.000 persone, di cui circa 10.300 disoccupati di lungo periodo. Il 52% di questi ultimi ha avuto, grazie ai servizi gratuiti finanziati dalla Regione, almeno un avviamento al lavoro, il 14% dei quali, con l’esclusione dei tirocini, di durata superiore a tre mesi. C’è anche il programma Mip-Mettersi in Proprio, che da giugno ad oggi ha già permesso la creazione di 30 nuove imprese.»
All’inizio del nuovo anno la Regione avvierà due bandi rivolti agli Enti pubblici, Comuni e Unioni di Comuni, interessati ad attivare i cantieri di lavoro per inserire in modo temporaneo in attività di servizio pubblico di disoccupati dai 45 anni che si trovano in condizione di difficoltà.
«Con il Ministero del Lavoro si sta mettendo a punto una versione dei cantieri finalizzata all’accompagnamento alla pensione dei disoccupati con più di 60 anni grazie ad uno stanziamento di circa 8 milioni di euro derivante da una convenzione con l’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro e l’Inps.»
Per contrastare la disoccupazione giovanile, infine, la Regione investirà sull’integrazione tra scuola e lavoro sperimentando il sistema duale nella formazione professionale, anche promuovendo il contratto di apprendistato duale.