Il riesame INPS delle domande di APe sociale e pensione precoci potrebbe far salire a 46mila il numero di istanze accolte. Significa che continuano ad avanzare risorse rispetto al plafond 2017 previsto, anche se bisogna ancora lavorare le restanti pratiche tra inviate tra il 15 luglio ed il 30 novembre (scadenza ultima).
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Domande accolte
I numeri ufficiali sulle domande di APe sociale e pensione precoci sono forniti dall’INPS.: al 15 ottobre (data che in teoria avrebbe dovuto rappresentare il termine ultimo per la lavorazione delle domande validamente presentate entro il 15 luglio 2017) erano state accolte:
- 14mila domande di APe sociale (su 39mila richieste)
- 8mila domande di pensione precoci (su 26mila).
Facendo le somme, le domande accettate in base ai criteri utilizzati fino al 15 ottobre sono state circa 22mila. In pratica, l’istituto previdenziale conferma i dati precedentemente comunicati, che vedevano sostanzialmente accettata circa una domanda su tre.
Riesame
Alla luce delle nuove interpretazioni condivise con il ministero del Lavoro, prosegue l’INPS, l’istituto sta riesaminando d’ufficio circa 15mila domande. A queste, se ne aggiungono altre 8.800 relative a istanze di riesame presentate dagli utenti.
Le nuove interpretazioni riguardano i criteri per l’ammissione dei lavoratori addetti a mansioni gravose e i disoccupati che hanno lavorato dopo il termine degli ammortizzatori sociali, senza però perdere lo stato di disoccupazione.
Prestazioni 2017
L’esatto numero delle domande di certificazione accolte, conclude l’istituto previdenziale, potrà:
«essere reso disponibile solo all’esito dei riesami attualmente in corso».
Sia presso l’INPS, sia presso il ministero del Lavoro e le altre amministrazioni aderenti al Protocollo per quanto attiene, in questo secondo caso, i lavoratori addetti a mansioni gravose o pericolose, che costituiscono circa il 50% delle domande di riesame.
Facendo le somme, e ipotizzando che tutte le domande sottoposte a riesame vengano accolte, si arriva a 45.800 domande. Le risorse stanziate dovrebbero bastare per circa 60mila domande, quindi ci sarà spazio per accogliere, almeno in parte, anche le richieste arrivate successivamente al 15 luglio ma entro il prossimo 30 novembre. L’esame di queste domande deve concludersi entro fine anno. La legge prevede infatti che l’INPS completi prima l’esame delle domande arrivate entro il 15 luglio e solo nel caso queste non esauriscano le risorse previste il tetto le richieste presentate successivamente.