Il lavoro occasionale ora si paga con il modello F24, che potrà essere utilizzato per versare i compensi a collaboratori familiari, baby sitter, giardinieri, o dipendenti di piccole aziende, Amministrazioni Pubbliche ed enti no-profit. Con la Risoluzione n. 81/E/2017 l’Agenzia delle Entrate ha istituito, su richiesta dell’INPS, i codici tributo da utilizzare per effettuare i versamenti relativi ai due nuovi strumenti introdotti dalla conversione in legge del Dl 50/2017 (articolo 54-bis della manovra correttiva della Legge di Stabilità 2017), per regolamentare determinate situazioni di lavoro occasionale riguardanti famiglie e micro-imprese.
Le causali contributo istituite sono:
- “LIFA” – finanziamento del libretto famiglia per l’accesso a prestazioni di lavoro occasionale, relativa al “libretto di famiglia” da utilizzare per pagare i compensi di colf, giardinieri, badanti, baby sitter e così via;
- “CLOC” – finanziamento del contratto di lavoro occasionale, pensato per le imprese fino a 5 dipendenti, entro la soglia di 5mila euro l’anno, con paghe fino a 2.500 euro per ogni lavoratore, ma utilizzabile anche da professionisti, enti no-profit e Amministrazioni Pubbliche.
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In entrambi i casi sono richiesti dei versamenti “preventivi” delle retribuzioni tramite il modello F24 Elide (F24 Enti pubblici se a pagare è una PA) indicando:
- nella sezione “contribuente”, il codice fiscale e i dati anagrafici dell’ente che effettua il versamento;
- nella sezione “ERARIO ED ALTRO”:
- nel campo “tipo”, la lettera “I” (INPS);
- nel campo “elementi identificativi”, nessun valore;
- nel campo “codice”, la causale contributo LIFA o CLOC;
- nel campo “anno di riferimento”, l’anno in cui si effettua il pagamento, nel formato “AAAA”.