Più veloce il sistema INPS di calcolo pensione per i dipendenti pubblici del comparto Scuola che si ritirano dal primo settembre (finestra 2017): l’assegno viene calcolato in base alle informazioni sul conto assicurativo del lavoratore; non c’è più bisogno di aspettare le comunicazioni del Ministero dell’Istruzione. Solo per quest’anno, in realtà, alcuni dati saranno ancora rilevati tramite MIUR, come spiega il messaggio INPS 2003/2017.
=> Pensioni Scuola, cumulo contributi
La questione è molto tecnica, legata a una serie di richieste avanzate dal Ministero in relazione a determinate tipologie di contribuzione: riscatti, computi, ricongiunzioni (previste da articolo 2 legge 29/79, legge 45/90, e articolo 6 legge 29/79), servizio militare. Dunque, per questi contributi l’INPS effettuerà i calcoli per le pensioni da liquidare dal prossimo mese di settembre in base al consueto flusso dei dati del ministero. Per tutte le altre voci, invece, verrà direttamente utilizzata la banca dati INPS.
L’istituto di previdenza ricorda che, solo nel caso in cui il provvedimento indicato nel flusso MIUR riporti lo stesso numero di provvedimento di quello già presente nella base dati INPS (se definito da ricostruzione), quest’ultimo sarà sostituito con i dati comunicati con il nuovo flusso. In ogni caso, i dati che arrivano dal MIUR andranno ad alimenteranno la base dati della nuova Posizione Assicurativa ed eventuali anomalie rilevate saranno segnalate e rese consultabili agli operatori con la funzione “Lista segnalazioni“.
Nel caso in cui le strutture INPS abbiano già completato la sistemazione della posizione assicurativa di tutti gli iscritti (utilizzando l’applicativo Nuova Passweb), possono comunicare al MIUR che non ì necessario inviare i dati (perché sono già stati tutti caricati). Questa comunicazione va effettuata entro il 18 maggio.
Si tratta, lo ripetiamo, di indicazioni tecniche, che riguardano quindi gli uffici interni e la procedura seguita per liquidare correttamente le pensioni. Il risvolto positivo per i lavoratori che si ritirano consiste nella velocizzazione dei tempi: con il precedente metodo, bisognava effettuare tutti i calcoli sull’importo della pensione maturato nei mesi immediatamente antecedenti (tenendo conto che la finestra temporale per i pensionati della scuola parte dal primo settembre, significava lavorare d’estate, con tutti i rallentamenti che questo coomporto visto che si tratta del periodo delle ferie). Il nuovo sistema, invece, consente di evitare ritardi, perché l’INPS ha i dati costantemente aggiornati per effettuare i calcoli.