Per gli studenti universitari, futuri lavoratori e professionisti, si affaccia la possibilità di riscattare gli anni di studio gratuitamente, prima della laurea. La richiesta è stata avanzata da tempo dai sindacati, ma ora l’ipotesi sembra più concreta visto che a riproporre tale idea è stato il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta:
«La mia proposta è quella di fiscalizzare il periodo contributivo legato agli studi universitari».
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La proposta è di far valere gli anni di studio ai fini pensionistici, però senza dover versare i contributi per i 5 o 6 anni previsti per il conseguimento del titolo.
Un’iniziativa che arriva a fronte della consapevolezza che il mercato del lavoro è cambiato e anche chi è in possesso di un titolo universitario deve fare i conti con lo spettro della disoccupazione e del precariato, nonché con il dubbio di poter mai arrivare ad avere i contributi necessari per poter accedere un giorno alla pensione.
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La norma, una volta che dovesse essere definita, tuttavia, non avrà valore retroattivo e riguarderà solo chi, al momento dell’entrata in vigore della legge risulterà essere studente. Vincolo obbligatorio sarà ovviamente il conseguimento della laurea.