Secondo l’Osservatorio sulle pensioni dell’IINPS, in Italia, per effetto delle ultime Riforme delle Pensioni che hanno innalzato i requisiti anagrafici e contributivi per l’uscita dal mercato del lavoro, il numero delle pensioni è diminuito (-2,7%), mentre sale l’erogazione di assegni di invalidità civile e indennità di accompagnamento.
=> Pensioni 2017: calcolo, requisiti e novità
Pensioni
Le pensioni sono passate dai 18,364 milioni circa del 2012, con una spesa di 186 miliardi di euro, ai 17,863 milioni di gennaio 2017, con una spesa di 194,3 miliardi di euro. Tra il 2015 ed il 2016 sono diminuite drasticamente soprattutto le nuove pensioni di vecchiaia e anticipate liquidate, passando da 1,120 milioni a circa a 1,48 milioni (-6%). Sale in parallelo l’età, passata da 62 anni e 7 mesi a 63 anni e 2 mesi, in media considerando sia pensioni di vecchiaia che anticipate.
Delle attuali pensioni erogate (oltre 18 milioni), 14.114.464 sono di natura previdenziale, derivanti cioè da un effettivo versamento di contributi, il resto sono prestazioni di natura assistenziale (invalidità civile, pensioni sociali e assegni sociali, indennità di accompagnamento).
Prestazioni assistenziali
Proprio le prestazioni assistenziali risultano in aumento: le invalidità civili e le indennità di accompagnamento sono passate nel complesso dai 2,734 milioni del 2012 con una spesa di 13,7 miliardi ai 3,060 milioni di gennaio 2017 (+1,2%) con una spesa di 15,8 miliardi. La spiegazione risiede nell’invecchiamento di quelli che sono già pensionati, tale da farli rientrare nelle condizioni di non autosufficienza e far scattare l’accompagnamento, assegno svincolato da requisiti di reddito.
Pensioni sociali
In aumento anche le pensioni sociali riconosciute agli anziani con oltre 65 anni privi di reddito e passate dalle 828mila del 2012, con un assegno medio 389 euro, alle 854mila di gennaio 2017 (+3,14%), con un assegno medio di 425,3 euro.
.