Ricollocamento disoccupati, i voucher

di Barbara Weisz

17 Marzo 2017 14:33

In arrivo 30mila lettere ANPAL a disoccupati in NASpI: sperimentazione assegno ricollocamento, procedura di riqualificazione.

A 30mila disoccupati italiani, estratti a caso  (tra coloro che percepiscono la NASpI da almeno 4 mesi), stanno arrivando le prime lettere per beneficiare dell’assegno di ricollocamento. Una “dote” destinata ai centri per l’impiego o l’agenzia per il lavoro a cui si rivolgersi per ottenere servizi di reinserimento, secondo la specifica procedura introdotta con il Jobs Act (articolo 23 dlgs 150/2015): il voucher potrà essere incassato solo se il lavoratore trova nuova occupazione.

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Procedura

Si tratta di una prima tranche, ha spiegato il premier Paolo Gentiloni, che «rappresenta il 10% del totale di quelle che verranno inviate a regime». Le lettere inviate dall’ANPAL, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive, avvertono i beneficiari così da avviare i percorsi di riqualificazione. Riceveranno un messaggio via comandata e, se hanno indicato i relativi estremi nella domanda di NASpI, anche via SMS o posta elettronica.

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Richiesta assegno

I “fortunati” destinatari di queste comunicazioni, hanno diritto alla “dote” di ricollocamento, da richiedere prima di finire la NASpI ai centri per l’impiego oppure online sul sito ANPAL (www.anpal.gov.it), utilizzando le proprie credenziali.

Il percorso prevede la ricerca di lavoro, l’affiancamento di un tutor, l’impegno ad accettare offerte di lavoro congrue. Il lavoratore può scegliere a che struttura rivolgersi (centro per l’impiego, agenzia accreditata), e può cambiare idea una sola volta durante il percorso, che dura sei mesi (prorogabili di altri sei).

Importo voucher

Tetto massimo dell’assegno di ricollocamento, 5mila euro, a seconda di come si conclude il percorso:

  • da mille a 5mila euro con assunzione a tempo indeterminato,
  • da 500 a 2.500 euro con contratto è a termine di almeno 6 mesi,
  • da 250 a 1.250 euro con contratti da 3 a 6 mesi in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

L’importo dipende, oltre che dal risultato della riqualificazione, dal profilo di occupabilità del candidato identificato nelle prime fasi del procedimento: più alta la difficoltà di inserimento, più alto sarà l’assegno.