L’utilizzo dilagante di tecnologie consumer all’interno delle aziende aiuta i datori di lavoro a fornire servizi di assistenza ai propri dipendenti e a migliorare, dunque, i rapporti con i clienti.
A rivelarlo è un recente studio pubblicato da Unisys e rivolto a responsabili IT di aziende in Europa, Stati Uniti, Cina e Australia.
Le tecnologie consumer utilizzate dai dipendenti, come laptop, PDA, servizi di instant messaging e blog, stanno apportando notevoli cambiamenti all’interno della struttura aziendale. Le aziende, dal canto loro, non possono far altro che adeguarsi a questi cambiamenti e adottare soluzioni di assistenza IT non più standardizzate ma maggiormente flessibili.
Il tutto con l’obiettivo di soddisfare le richieste di chi entra in contatto con i clienti ed è, dunque, il motore principale dell’azienda stessa. Quindi, secondo i ricercatori di Unisys, la “consumerization” delle applicazioni IT non migliora soltanto i servizi di assistenza, ma apporta anche innovazione.
Un punto di vista differente, questo di Unisys, rispetto ad altri studi (come quello di Proofpoint e di Gartner) in cui si indicava la tecnologia consumer come un pericolo per la sicurezza aziendale.
Ma in che modo le aziende forniscono assistenza? Dallo studio è emerso che il 34% del personale di un’azienda è classificato come un utente mobile, che lavora in una postazione a volte molto lontana e deve, per questo, utilizzare tecnologie mobili. Tecnologie che migliorano i servizi di assistenza, aumentano la produttività dei dipendenti e quindi il fatturato dell’azienda.