Cumulo dei contributi senza oneri aggiuntivi esteso a una platea più ampia e utilizzabile anche ai fini della pensione anticipata: la Legge di Stabilità 2017 contiene la norma sul nuovo cumulo per i lavoratori che hanno versato i contributi in diverse gestioni previdenziali. Nel pacchetto pensioni da 7 miliardi in Legge di Bilancio, sono inserite “agevolazioni per l’accesso al pensionamento per i lavoratori con anzianità contributive in più gestioni prevedendo il cumulo dei periodi assicurativi senza oneri aggiuntivi per gli stessi”, si legge nel documento inviato dal Governo a Bruxelles.
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Meno limiti
Da quanto si evince dalla bozza inviata a Bruxelles dal Governo italiano, in pratica, si eliminano due paletti precedentemente previsti alla possibilità di cumulo gratuito dei contributi:
- si consente anche se è stato raggiunto un diritto autonomo alla pensione in una delle gestioni (se sono stati versati 20 anni di contributi in una singola gestione previdenziale);
- si estende alla pensione anticipata, che si raggiunge con 42 anni e 10 mesi di contributi.
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Cumulo per l’APE
Non si conoscono ancora i dettagli del provvedimento ma, in attesa del testo della manovra approvata dal consiglio dei ministri del 15 ottobre, secondo le anticipazioni di stampa sarebbe stato esteso il cumulo dei contributi – già previsto dalla Legge di Stabilità 2013 – applicandolo non più solo ai fini della pensione di vecchiaia ma anche a quella di anzianità. Il cumulo, in questo caso, riguarderebbe i contributi delle gestioni INPS (dipendenti, autonomi, gestione separata) ma non quelli versati ad altre casse previdenziali, ad esempio quelle dei professionisti.
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Calcolo pensione
Il calcolo della pensione, così raggiunta, avverrebbe pro quota in base alle regole di ciascuna gestione. E’ questa la differenza fondamentale rispetto all’altro istituto che è già possibile utilizzare senza oneri, ovvero quello della totalizzazione, che prevede invece il calcolo interamente contributivo della pensione. Con il cumulo si mantengono invece tutti i diritti relativi al calcolo di ciascuna gestione previdenziale.
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Vale la pena di ricordare che non si tratta di una ricongiunzione di contributi non onerosa: la ricongiunzione resta infatti a pagamento e prevede che i contributi versati in diverse casse vengano spostati tutti sull’ultima, che poi eroga la pensione in base alle proprie regole.