Tratto dallo speciale:

Ottava Salvaguardia esodati: due leggi in Parlamento

di Barbara Weisz

Pubblicato 28 Luglio 2016
Aggiornato 29 Luglio 2016 12:19

logo PMI+ logo PMI+
La proposta Damiano Gnecchi di ottava salvaguardia per 32mila esodati inizia l'iter in commissione Lavoro alla Camera, mentre la Lega presenta un secondo testo per estendere la platea: le due proposte.

Inizia alla Camera l’iter legislativo della legge sull’ottava salvaguardia esodati, e la Lega Nord deposita una nuova proposta, che rispetto a quella in discussione include nuove categorie di lavoratori da tutelare, come i precoci, e coloro che hanno usufruito di permessi per assistere parenti disabili. La proposta di legge Damiano-Gnecchi ha esordito il 27 luglio in commissione Lavoro a Montecitorio: prevede una nuova salvaguardia per 32mila esodati rimasti fuori dai precedenti provvedimenti.

=> Ottava salvaguardia esodati: il disegno di legge

Illustrando il provvedimento, la relatrice Maria Luisa Gnecchi, ha sottolineato che la legge si finanzia con le risorse non utilizzate nelle precedenti salvaguardie:

«Nel complesso gli interventi di salvaguardia finora adottati dal legislatore hanno individuato una platea massima di beneficiari di 172mila 466 unità. I dati contenuti nel più recente report pubblicato dall’INPS, aggiornato al mese di giugno del presente anno, indicano che le certificazioni accolte sono 127.632, mentre le domande giacenti sono pari a 10.395. Sembrerebbe, quindi, sussistere lo spazio per un nuovo intervento a costo zero».

In estrema sintesi, questa norma propone la salvaguardia per tutti coloro che maturano il requisito per la pensione entro il 31 dicembre 2019, nel caso dei lavoratori in mobilità, oppure entro il 2021, per le altre tipologie di salvaguardati.

La proposta della Lega, invece, vuole estendere la tutela anche ai cosiddetti lavoratori quindicenni, cioè che hanno un’anzianità contributiva di almeno 15 anni al 31 dicembre 1992, ai dipendenti con almeno 25 anni di contributi sono stati occupati per almeno 10 anni, anche non consecutivi, e senza un contratto a tempo indeterminato al 31 dicembre 2014, a coloro che nel 2011 hanno utilizzato permessi mensili per assistere un parente disabile o affetto da patologie invalidanti, e infine ad alcune categorie di dipendenti pubblici. La proposta di ottava salvaguardia esodati della Lega Nord sarà con ogni probabilità abbinata alla legge Damiano-Gnecchi già in discussione, per arrivare a una sintesi finale.