Dati ISTAT a due velocità sul mercato del lavoro: ad aprile risultano in calo gli inattivi in Italia ma è in aumento la disoccupazione (+1,7%), soprattutto fra le donne (+4,2%) mentre tra gli uomini è in calo (0,2%). Il generale, il tasso di disoccupazione si attesta all’11,7%, in aumento di un punto sul mese precedente. Di contro crescono anche gli occupati (+0,2%), sia con contratto di lavoro dipendente (+0,2%) sia indipendenti (+0,3%), mentre sono stabili i contratti a termine.
=> Torna il precariato in Italia
In generale, i dati del trimestre febbraio – aprile vedono aumentare gli occupati (che significa un incremento di 35mila unità) e scendere i disoccupati (5mila in meno) e gli inattivi (78mila unità). Su base annua gli occupati in aprile crescono dell’1%, dato attribuibile interamente al tempo indeterminato, i disoccupati calano del 3%, gli inattivi del 2,1%.
La rilevazione ISTAT, come si vede, è molto diversa da quella dell’INPS, in base a cui il numero delle assunzioni complessive fra gennaio e marzo è invece calato del 12,9%. Si tratta però di tipologie di rilevazioni diverse: l’INPS si riferisce alle nuove assunzioni, l’ISTAT al numero di occupati in più.
Il governo esprime soddisfazione. Secondo il premier, Matteo Renzi
«il mercato del lavoro è finalmente in movimento, perchè il Jobs Act sta funzionando».
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sottolinea come l’ISTAT confermi un quadro positivo, sottolineando che su base annua il numero degli occupati è cresciuto di 215mila unità, con il forte rafforzamento particolare degli occupati stabili (279mila in più), numero che compensa l’aumento, analogo, del numero di disoccupati. La diminuzione del numero degli inattivi
«evidenzia un maggiore numero di persone che ricominciano a cercare lavoro».