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TFR ripartito tra azienda e fondi pensione

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 15 Marzo 2016
Aggiornato 22 Marzo 2016 10:39

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I lavoratori potranno scegliere di destinare una quota del Trattamento di Fine Rapporto nei fondi pensione e lasciare il resto dell'accontamento TFR in azienda: emendamento alla Legge Concorrenza.

Un emendamento alla Legge Concorrenza lascia più libertà ai lavoratori di scegliere come destinare e ripartire il TFR, tra azienda e fondi pensione. In pratica, la contrattazione collettiva potrà determinare la quota minima di TFR maturando che i lavoratori potranno scegliere di destinare alla previ­denza complementare per ottenere una rendita pensionistica integrativa, lasciando il resto in azienda (quota che si riceverà una volta cessato il rapporto di lavoro).

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In assenza di indicazioni da parte della contrattazione collettiva sulla quota minima da destinare ai fondi pensione, il conferimento continuerà ad essere pari al 100% del TFR annualmente maturato.

L’emendamento, fortemente voluto dalla COVIP, si pone come obiettivo di agevolare le adesioni alla previdenza integrativa anche nelle aziende con meno di 50 dipendenti, tra le quali il tasso di penetrazione risulta ancora piuttosto basso. Secondo la COVIP, grazie a questo emendamento:

«Le fonti istitutive potrebbero definire la misura del TFR matu­rando da destinare alla previ­denza complementare nel modo più consono rispetto al­le esigenze dei soggetti inte­ressati dall’accordo».

=> TFR, come funziona per chi cambia azienda

L’emendamento alla Legge Concorrenza,  e approvato dalla Commissione Industria al Senato, è stato presentato da Maurizio Sacconi e Aldo Di Biagio (Ap).