Era nato dall’idea di uno studente di Harvard, sulla falsariga degli annuari degli istituti scolastici USA. Ma in breve tempo Facebook ha raggiunto fama internazionale, tanto da divenire il secondo sito Internet più visitato al mondo, superato solo da MySpace. Ora gli ideatori puntano alle utenze business, sempre più interessate alle potenzialità del social network.
Creare una rete di relazioni coi propri colleghi di lavoro, rendere disponibile un profilo con le proprie competenze, condividere documenti. Ma anche cercare possibili candidati per posti di lavoro: anche se pensato in un primo momento per scopi puramente ludici, le potenzialità di Facebook a livello business sembrano elevate. E le imprese sembrano essersene accorte.
Sono già molte infatti le aziende che hanno richiesto, agli ideatori del sito, di creare una propria rete di relazioni personalizzata: si parla di cifre a tre zeri solo negli USA, con nomi come Shell Oil, Procter & Gamble e General Electric.
Anche il numero di professionisti che utilizza il sito è aumentato in maniera esponenziale, con una crescita – nell’ultimo anno – del 181% di utenti registrati fra i 24 e i 35 anni d’età.
Un successo da non ignorare, come ha sottolineato un analista di Burton Group: “Le organizzazioni devono comprendere che gli impiegati non usano più Facebook solo per interessi personali, ma anche per obiettivi lavorativi“.