Lo scorso gennaio le ore di cassa integrazione in Toscana hanno subito un incremento pari al 140% rispetto al mese precedente (compresa CIG ordinaria, straorinaria e in deroga). Sono dati che arrivano dalle analisi di Uil Toscana, che informa sul numero di ore complessivo: 4.029.189, in crescita del 28,2% in confronto a gennaio 2015.
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«Questi dati dimostrano – spiega il segretario generale della Uil Toscana Francesca Cantini – che parlare di ripresa economica è pura fantasia. La verità è che ci sono alcune zone del paese che non riescono a uscire dalla crisi. Basta guardare i numeri di province come Grosseto e Livorno, ma non solo. La costa toscana non può pagare la mancanza cronica di una politica industriale a livello nazionale.»
Province e settori
Per quanto riguarda la richiesta di ore di cassa integrazione nei diversi comparti, lo studio segnala un +19,3% per l’industria, -33,8% per l’edilizia, +221,7% per il settore dell’artigianato, +255,6% nel commercio, +343,6% per altri settori. Grosseto e Livorno sono le Province caratterizzate dal maggior numero di crisi di impresa. Secondo Cantini:
«Mancano risorse sufficienti per finanziare la cassa in deroga, oltre alle solite lungaggini burocratiche per autorizzare la casa ordinaria e straordinaria. Invece che fare proclami trionfali di ripresa economica, il governo dovrebbe pensare a rafforzare il sistema di protezione sociale attraverso gli ammortizzatori sociali perché, come si vede, la crisi non è finita e a pagarne il prezzo sono sempre i soliti: i lavoratori.»