Segno più per i numeri relativi all’occupazione in Toscana nel primo trimestre del 2016, con un saldo pari a 3.660 unità (14.180 lavoratori in ingresso e 11.140 in uscita). Sono dati resi noti grazie al Rapporto Excelsior, cifre che segnalano un trend positivo per il mercato del lavoro regionale.
=> Jobs Act: reale impatto su occupazione e contratti
Previsioni
Le imprese toscane prevedono un aumento delle assunzioni entro marzo, in pratica il 20% in più rispetto al primo trimestre del 2015: un incremento che si deve al crescente ricorso al contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, pari al 27%, sebbene ad aumentare siano stanti anche i contratti a tempo determinato (+18%).
«I segnali provenienti dal Sistema Informativo Excelsior – afferma Andrea Sereni, Presidente di Unioncamere Toscana – spingono ad essere fiduciosi sulla tenuta di una ripresa che, per quanto ancora debole, sta comunque favorendo un recupero degli indicatori occupazionali, fortemente compromessi dai lunghi anni di crisi fin qui attraversati. Ciò che colpisce è soprattutto il forte balzo in avanti dei programmi di assunzione formulati dalle imprese toscane, ben superiore alla media nazionale, cui si associa – e questo è un dato reale – una netta diminuzione degli interventi di Cassa Integrazione Guadagni. Insomma, anche in Toscana, come accade nel resto del Paese, è prevista una variazione positiva dell’occupazione tra gennaio e marzo 2016: se e come questa tendenza potrà proseguire anche per il resto dell’anno dipenderà dal grado di solidità della ripresa avviata e dalla misura in cui il Jobs Act sarà in grado di continuare a dispiegare i suoi effetti positivi sulle scelte compiute dalle imprese.»
Giovani e donne
I primi tre mesi del 2016 sono stato caratterizzati da una percentuale di assunzioni rivolte ai giovani under 30 pari al 30% del totale, quindi 2 punti in meno rispetto all’ultimo trimestre dell’anno precedente. Per quanto riguarda l’occupazione femminile, invece, il numero di assunzioni è in calo rispetto al 2015 (31% del totale contro il 53% dell’ultimo trimestre dell’anno precedente).