Nel 2007 sono stati creati 83 mila nuovi posti di lavoro, con una crescita rispetto all’anno precedente pari allo 0,8%. Il Nord continua ad assumere di più rispetto al Sud e le aziende ricercano laureati e diplomati.
Sono questi alcuni dei dati emersi dall’indagine Excelsior 2007, il Sistema informativo realizzato da Unioncamere e il Ministero del Lavoro, giunto alla decima edizione.
L’indagine, presentata questo pomeriggio a Roma, è stata condotta intervistando oltre 100 mila imprese con almeno un dipendente, di tutte le dimensioni e operanti in tutti i settori.
«I dati che anche quest’anno Unioncamere mette a disposizione del Paese per valutare gli andamenti del mercato del lavoro e programmare le politiche più adeguate per l’occupazione e la formazione confermano la frenata occupazionale che già un anno fa avevamo previsto. È l’effetto della ristrutturazione e selezione che colpisce in particolare il tessuto della piccola e piccolissima impresa, che ha rappresentato storicamente il serbatoio occupazionale italiano», così ha commentato Andrea Mondello, Presidente di Unioncamere.
Per quanto riguarda le assunzioni, la forma contrattuale più utilizzata è quella del tempo indeterminato nel 45,4% dei casi, mentre i contratti a tempo determinato rappresentano il 42,6%.
Inoltre, le imprese cercano sempre di più i laureati, ma anche i diplomati sono una risorsa da non sottovalutare. Chi possiede il diploma di scuola superiore, infatti, rappresenta il 35% della domanda di lavoro complessiva nel 2007.
Se si considera la laurea, quella più richiesta è la quinquennale e, in particolare, quelle a indirizzo economico, in ingegneria elettronica e dell’informazione.
Infine, risulta in crescita anche la domanda di lavoratori immigrati, in aumento di quasi 4 punti percentuali rispetto al 2006.