Settima salvaguardia: gli esodati esclusi

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 3 Novembre 2015
Aggiornato 19 Gennaio 2016 15:20

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Le regole della settima salvaguardia escludono i lavoratori esodati che hanno fruito della 104 e gli stagionali e gli agricoli a tempo determinato: ecco cosa prevede la Legge di Stabilità.

Con la Legge di Stabilità 2016 il Governo ha dato il via anche alla settima salvaguardia per i lavoratori esodati penalizzati dalla Riforma delle Pensioni Fornero, ma il testo esclude dalla nuova tutela gli stagionali e gli agricoli a tempo determinato e chi nel 2011 ha fruito dei permessi della legge 104.

=> Esodati fuori dalla Legge di Stabilità

L’articolo 19 del disegno di Legge di Stabilità prevede infatti una nuova salvaguardia in favore di 26.300 lavoratori esodati, ma a differenza di quanto avvenuto in precedenza non include i permessi retribuiti tra le condizioni che legittimano l’accesso alla pensione con i requisiti previgenti rispetto alla Riforma delle Pensioni Fornero.

=> Esodati e pensioni nella Legge di Stabilità

Il motivo di tali restrizioni risiede nella volontà del Governo di non “sforare” con il numero di salvaguardati, come avvenuto con le due precedenti salvaguardie. Nei due casi precedenti, infatti, a rientrare nei requisiti previsti dalla tutela sono stati molti più lavoratori esodati di quanto non avesse previsto il Governo (2.500 con la quarta salvaguardia, 1.800 con la sesta), così l’INPS si è trovato nell’incapacità di evadere quasi 5mila domande già certificate dalle competenti direzioni territoriali del Lavoro.

Esclusi dalla 7a salvaguardia

L’accesso alla settima salvaguardia, quindi, verrà inibito a chi ha utilizzato i permessi retribuiti della 104. Potranno invece farvi accesso coloro che nel 2011 erano in congedo per assistere figli con disabilità grave ai sensi dell’articolo 42, comma 5 del testo unico sulla paternità (Dlgs 151/2001). Esclusi dalla settima salvaguardia poi anche gli stagionali e gli agricoli a tempo determinato per evitare che possano beneficiare della tutela anche coloro che, per la natura del proprio lavoro, stipulano più contratti a termine nel corso dell’anno.