Il coefficiente di rivalutazione del montante contributivo per pensioni con decorrenza 2015 è pari a 1: lo precisa l’INPS (Messaggio n.6462 del 20 ottobre 2015), che applica il meccanismo anti-crisi previsto dal Decreto Pensioni (con cui il Governo ha recepito la sentenza della Corte Costituzionale contro il blocco delle rivalutazioni per i trattamenti 2012-2013 superiori a tre volte il minimo), proteggendo le pensioni dai cicli economici negativi). Il decreto (Dl 65/2015, articolo 5, comma 1) ha stabilito che:
«in ogni caso il coefficiente di rivalutazione del montante contributivo (determinato adottando il tasso annuo di capitalizzazione, ndr) non può essere inferiore a uno, salvo recupero da effettuare sulle rivalutazioni successive».
=> Rivalutazione pensioni INPS senza tagli 2015-2016
Il tasso annuo di capitalizzazione delle pensioni è calcolato in base alla media quinquennale del PIL (legge 335/1995, articolo 1, comma 9). La crisi rischiava di portarlo quindi in negativo, svalutando quindi le pensioni con decorrenza 2015 (applicando un tasso pari a -0,001927). Ricorrendo invece al nuovo meccanismo previsto del Decreto Pensioni, l’INPS applicherà appunto il coefficiente pari a 1 ai montanti contributivi maturati nel 2014. Il decreto, tuttavia, non prevede il recupero sulle annualità successive.
=> Vai allo speciale pensioni
Ecco in tabella la rivalutazione dei montanti contributivi delle pensioni con decorrenza 2015:
Montante maturato al | Coefficiente |
31 dicembre 1996 | 1,055871 |
31 dicembre 1997 | 1,053597 |
31 dicembre 1998 | 1,056503 |
31 dicembre 1999 | 1,051781 |
31 dicembre 2000 | 1,047781 |
31 dicembre 2001 | 1,043698 |
31 dicembre 2002 | 1,041614 |
31 dicembre 2003 | 1,039272 |
31 dicembre 2004 | 1,040506 |
31 dicembre 2005 | 1,035386 |
31 dicembre 2006 | 1,033937 |
31 dicembre 2007 | 1,034625 |
31 dicembre 2008 | 1,033201 |
31 dicembre 2009 | 1,017935 |
31 dicembre 2010 | 1,016165 |
31 dicembre 2011 | 1,011344 |
31 dicembre 2012 | 1,001643 |
31 dicembre 2013 | 1,000000 |