Novità in tema di Riforma delle Pensioni sono attese nella Legge di Stabilità 2016: tra quelle di maggiore rilievo la pensione in anticipo con assegno ridotto e prestito pensionistico per consentire il pensionamento a partire, probabilmente, dal 63esimo anno di età anagrafica.
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In sostanza, quindi, le correzioni alla Riforma delle Pensioni Fornero si tradurrebbero nella tanto promessa flessibilità in uscita, con l’obiettivo dell’Esecutivo di non andare ad impattare troppo sui conti dello Stato. Il costo della nuova Riforma delle Pensioni dovrebbe essere compreso tra 1,3 e 1,7 miliardi a seconda delle opzioni scelte. La penalizzazione per chi dovesse andare in pensione in anticipo dovrebbe tradursi in un taglio all’assegno previdenziale del 3% per ogni anno di mancata contribuzione, con la possibilità per il lavoratore di integrare il trattamento utilizzando il prestito.
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Tra le ipotesi all’esame di Palazzo Chigi anche l’adozione del reddito minimo garantito per gli over 55 con un ammortizzatore in scadenza. Non è escluso neanche un contributo di solidarietà sulle pensioni più elevate, magari sopra i 3mila-3.500 euro netti al mese. A settembre il quadro dovrebbe diventare più chiaro e il Governo dovrebbe delineare il piano anche sulla base delle proposte presentate, a partire da quella del presidente dell’INPS, Tito Boeri.