L’Abruzzo guida la classifica delle regioni italiane caratterizzate da un marcato calo di imprese edili nell’arco di un solo anno, comparto che più di altri sembra soffrire ancora a causa della crisi economica. Secondo le cifre rese note da Confartigianato Abruzzo, attraverso il rapporto Anaepa-Confartigianato Edilizia 2015 “Il tempo dell’incertezza”, sono 589 le imprese perse tra il quarto trimestre del 2013 e lo stesso periodo del 2014.
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Occupazione
Cifre negative riguardano anche l’occupazione nel settore dell’edilizia: sono stati 10mila i posti di lavoro persi tra il 2008 e il 2015, sebbene con alcune differenze a livello provinciale. Teramo è la provincia a mostrare la perdita maggiore, seguita da Chieti, L’Aquila e Pescara.
«L’auspicata ripresa per il settore dell’edilizia ancora non si intravede – ha sottolineato il direttore di Confartigianato Abruzzo, Daniele Giangiulli – e si continua a registrare, per il settimo anno consecutivo, un calo preoccupante di lavoro, investimenti e occupazione. I dati confermano come il settore delle Costruzioni, nel quale opera buona parte dell’artigianato abruzzese, purtroppo continui a vivere una situazione estremamente difficile.»