Quota 41 precoci dopo NASPI: calcolo pensione

Risposta di Barbara Weisz

9 Gennaio 2025 10:06

Cristina chiede:

Ho 55 anni, sono lavoratrice precoce con quasi 39 anni di contributi. Se mi licenziassero potrei dopo la NASPI ricorrere a Quota 41 per la pensione? Sarebbe calcolata con il contributivo?

I contributi figurativi riconosciuti durante la NASPI sono validi per maturare i 41 anni necessari per la pensione dei lavoratori precoci.

Per quanto riguarda il modo in cui viene calcolata la pensione, non ci sono penalizzazioni, nel senso che non è previsto ad esempio il ricalcolo contributivo. Nel suo caso, quindi, la pensione sarà calcolata con il sistema misto, perché ai contributi versati prima del 1996 si applica il sistema retributivo.

La Quota 41 per i lavoratori precoci è una forma di pensione strutturale, non soggetta a proroghe annuali come, ad esempio, la Quota 103, l’Opzione Donna o l’APE Sociale.  Detto questo, non si può escludere che ci siano cambiamenti nei prossimi anni, determinati dal fatto che in vista potrebbe esserci una riforma delle pensioni.

Le ricordo che per la pensione precoci, oltre ai 41 anni di contributi, di cui almeno uno versato prima dei 19 anni di età, è anche necessario appartenere a una delle quattro categorie di aventi diritto: disoccupati involontari che hanno interamente concluso la disoccupazione, invalidità almeno al 74%, caregiver, addetti a mansioni gravose.

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