La graduatoria per le domande tardive di pensione precoci sarà pubblica? Se non dovessi rientrare, la mia richiesta slitta al nuovo anno in automatico? Mi conviene versare i contributi dei mesi che mi mancano per la pensione anticipata?
Per le richieste presentate dopo primo marzo 2024, l’INPS comunica agli interessati l’esito delle domande di riconoscimento del diritto alla pensione precoci con la Quota 41 dal 1° al 31 dicembre, accogliendole solo se ci sono coperture finanziarie sufficienti.
- Chi non rientra nella graduatoria delle domande tardive dovrà ripresentare domanda nel 2025 (possibilmente entro la scadenza della finestra ordinaria).
- Chi aveva rispettato il termine del 1° marzo 2024 non dovrà ripresentare domanda: in questo caso, semplicemente, slitta la decorrenza della pensione.
Presentare prima la domanda velocizza la pratica: l’INPS certifica il diritto entro il 30 giugno a chi ha fatto richiesta prima di fine marzo ed entro il 15 ottobre a chi lo ha fatto da aprile al 15 luglio.
Dal 2025 le scadenze per la Quota 41 saranno equiparate a quelle dell’APE Sociale: 30 marzo; 15 luglio; 30 novembre. Le prime due assicurano l’accesso alla misura in presenza dei requisiti, la terza confluisce nel meccanismo della graduatoria con domande accolte solo in presenza di risorse sufficienti.
La pensione precoci è un trattamento previdenziale pieno che non subisce ricalcoli o decurtazioni. Rispetto alla pensione anticipata piena la differenza economica è davvero minima, legata ai tre mesi in più di versamenti contributivi. Alla convenienza economica si contrappone quella di una decorrenza più ravvicinata.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz