Bonus Natale: quali redditi si calcolano ai fini del requisito?

Risposta di Barbara Weisz

26 Novembre 2024 10:26

Roberto chiede:

Per il tetto massimo di 28mila euro per il Bonus Natale da 100 euro si prende a riferimento il reddito complessivo, l’imponibile INPS  o quello IRPEF?

Il reddito di riferimento per il Bonus Natale di dicembre 2024 è l’imponibile ai fini IRPEF. La legge istitutiva dell’indennità una tantum (il Decreto Omnibus) indica esplicitamente un requisito legato al reddito complessivo, senza citare l’imponibile previdenziale.

Si conteggiano tutti i redditi imponibili IRPEF: cedolare secca, redditi assoggettati alla flat tax del regime forfettario, quota di agevolazione ACE (articolo 1 decreto legge 201/2011), mance agli addetti di strutture ricettive e servizi di ristorazione assoggettate a imposta sostitutiva in base ai commi da 58 a 62 della legge 197/2022.

La soglia massima di reddito si calcola invece al netto di quello prodotto dall’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e quello delle relative pertinenze. Significa che non si conteggia la prima casa.

Ai fini del corretto computo della soglia, infine, si applicano anche specifiche regole per specifiche fattispecie. Ad esempio, coloro che hanno utilizzato agevolazioni per il rientro dei cervelli devono conteggiare anche la quota esente da imposizione fiscale prevista dal beneficio per impatriati utilizzato.

Trova tutti i dettagli nella Circolare 19/2024 dell’Agenzia delle Entrate.

Per avere diritto al Bonus Natale, le ricordo che il lavoratore deve anche essere assunto con un contratto dipendente e lo stipendio incassato deve determinare un’imposta lorda superiore a quella della detrazione sul lavoro dipendente. Significa che deve trovarsi sopra la no tax area.

Il Decreto Legge n. 167/2024 ha poi esteso la platea degli aventi diritto al Bonus Natale da 100 euro a tutti i lavoratori dipendenti con almeno un figlio a carico. Ora, l’unica limitazione è per due coniugi o conviventi con entrambi diritto al Bonus: solo uno sono dei due membri della coppia lo può richiedere. Questa regola si applica sempre in caso di convivenza, mentre nel caso dei coniugi non separati o divorziati anche se non convivono.

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