Vorrei un chiarimento sull’esonero contributivo: il discrimine è il superamento della soglia mensile lorda di 2692 euro, quindi è possibile che ne abbia diritto anche con RAL superiore ai 35000?
Premesso che dal 2025 l’esonero contributivo in busta paga verrà con ogni probabilità modificato, almeno in base al testo del ddl di Bilancio approvato dal Governo, le confermo che ai fini del diritto rileva l’importo mensile lordo dello stipendio e non quello annuo.
Per chiarezza espositiva spesso si dice che il taglio del cuneo in busta paga riguarda i dipendenti che guadagnano fino a 35mila euro di RAL, in modo che sia immediatamente evidente quali sono i confini della platea degli aventi diritto.
Ma in realtà il testo normativo fa specifico riferimento, per il taglio di sei punti percentuali, a un importo mensile di 2.692 euro mensile, al netto del rateo di tredicesima. Per chi ha una busta paga fino a 1.923 euro al mese, poi, la decontribuzione arriva fino a sette punti percentuali. Anche in questo caso a prescindere dalla RAL (25mila euro o anche poco più, pertanto).
La circolare INPS n.11/2024 chiarisce che la verifica della soglia reddituale va effettuata nel singolo mese. Quindi, la riduzione della quota dei contributi previdenziali dovuta dal lavoratore potrà godere o meno dello sconto sulla ritenuta, mese per mese, in ragione della retribuzione effettivamente percepita.
=> L'INPS spiega come si calcola il taglio del cuneo fiscale
Scatta se il lordo mensile rimane sotto la soglia prevista, mentre non si applica al superamento del massimale di 2mila 692 euro.
In effetti, significa che anche un lavoratore con una retribuzione annua di poco superiore a 35mila euro, per le mensilità in cui l’imponibile previdenziale resta sotto la soglia sopra indicata, ha diritto al taglio del cuneo fiscale.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz